venerdì 26 febbraio 2016

UNISI: h24 e 7/7


C'è ancora chi parla male della pluridecorata Università di Siena, eppure basterebbe sfogliare le pagine ufficiali del sito per avere tante belle informazioni che non possono che riempire di gioia i cittadini, gli studenti e i genitori che pagano migliaia di euro di tasse.

Pensate: non lo sapevate sicuramente ma nell'Università della piccola ma stimabilissima  Repubblica di Siena le attività si svolgono 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, nonstop!
I docenti infatti, con ammirevole abnegazione, alto senso del dovere e senza richiedere, presumibilmente, compensi aggiuntivi, si rendono disponibili a ricevervi anche nelle prime, antelucane ore della domenica.

No, non vi sto prendendo in giro, guardate QUI:


Pagina del sito: www.unisi.it visitata l'ultima volta il 26/02/16 alle 14:41

martedì 23 febbraio 2016

Nuova fondazione: il Logo


Dopo il post di Magrini su "Il Santo", riciclo un mio disegnino di un anno e mezzo fa, quando si cominciò a parlare della cosa.



domenica 21 febbraio 2016

sabato 20 febbraio 2016

Anticultura


In ricordo di Umberto Eco.

Se la cultura è un fatto aristocratico, la gelosa coltivazione, assidua e solitaria, di una interiorità che si affina e si oppone alla volgarità della folla (Eraclito: "Perché volete trarmi d’ogni parte o illetterati? Non per voi ho scritto, ma per chi può capirmi. Uno vale per me centomila, e nulla la folla"), allora il solo pensiero di una cultura condivisa da tutti, prodotta in modo che si adatti a tutti, e elaborata sulla misura di tutti, è un mostruoso controsenso. La cultura di massa è l’anticultura.

U. Eco, Apocalittici e integrati, Milano, G. E. Fabbri-Bompiani-Sonzogno-Etas, 1964

[Via: Libriaco.]
 

venerdì 19 febbraio 2016

Siena, Engioi e il Mangiacotto

I sapori conosciuti nell'infanzia sono quelli che si ricordano meglio, specie se si tratta  dei dolci e in particolare di quelli di Natale.
Fra tutti i dolci della tradizione senese, sono particolarmente affezionato ai cavallucci: semplici, grigi, compatti, con pochi sapori ben definiti che si aprono al palato non appena li addenti. Rigorosamente mangiati solo nei pochi giorni delle feste, a me ricordano il Natale di quando ero piccolo, i dolciumi serviti dalla mamma in quelle rare occasioni, segnate dal calendario, in cui si poteva mangiare qualcosa fuori dall'ordinario.

I dolci senesi sono conosciuti ovunque, inutile parlarne; carni di cinta, tartufi e quant'altro sono poi le ricchezze della zona.
Credevo di conoscere, almeno di nome, tutti i prodotti culinari (e vinicoli) di Siena, quando mi sono imbattuto, giorni fa, in un nuovo prodotto gastronomico che scommetto nessuno di voi conosce: il Mangia cotto (o Mangiacotto che dir si voglia). Sorpresi, vero? Non ne avete mai sentito parlare? Eppure, se navigate in internet, scoprirete che non solo lo conoscete da tanto tempo, ma che addirittura è il simbolo della città!

Il Mangiacotto lo trovate, indovinate un po?, sulle pagine (in "inglese") di EnjoySiena, il sito del comune di Siena su cui imparare l'inglese giocando (giocando alla caccia all'errore, eh!), il sito in cui avevano addirittura tradotto il nome di Giovanni di Balduccio in John Balducci, prima di correggerlo dopo aver letto il mio post della scorsa settimana.

Se visitate la pagina dedicata alla Torre del Mangia (per l'appunto), leggerete che:
"The tower [...] is baked until the crown" cioè, per chi non parla l'inglesondo, "La torre [...] è cotta sino al coronamento".
Insomma, avevamo in Piazza una enorme specialità, quasi un kebab, pronto per essere mangiato da chiunque vi si fosse  avvicinato e ne avesse avuto voglia, e per centinaia di anni non se ne è accorto nessuno!

Questa pagina è ancora lì, a far arrossire Siena e i senesi tutti.

Eppure, la dottoressa Pallai, assessore al turismo a capo della catena di comando per la sua responsabilità politica, non solo ha capacità di espressione orale in inglese molto buona, ma anche buona capacità di scrittura e buona capacità di lettura in questa lingua sconosciuta ai redattori delle pagine in parola.
Ora, se quanto ella dichiara nel curriculum vitae corrisponde a verità, le dovrebbe bastare scorrere un rigo, un rigo solo, di questa pagina, per arrossire di vergogna, prendere il cellulare e fare quello che qualsiasi committente dovrebbe fare con un suo fornitore o con i suoi collaboratori.

È chiedere troppo voler evitare questo scempio e questa vergognosa figura mondiale che stiamo facendo da oltre un mese?

Operatori, enti e associazioni, direttamente coinvolti nella vicenda, non hanno preso visione? Non commentano? Non intendono fare nulla?

Povera Siena, sì, ma ancor più: poveri senesi!

mercoledì 17 febbraio 2016

Siena: divieto di accesso a cani e blogger?



Il Santo riporta una notizia sconfortante ma in linea con la piega autoritaria e antidemocratica che si respira nella politica, anche locale.
Al 'vicino'  di web Carlo Regina dico: se c'è da menare le mani, non mi chiamare ma se ti accontenti di qualche colpo di polpastrello, ci sono!


martedì 16 febbraio 2016

lunedì 15 febbraio 2016

Siena, la Piazza e il Mangia


No, non voglio (non ancora) tornare sullo scempio linguistico che ha fatto EnjoySiena nelle sue pagine in inglese, ad es. in quella dedicata alla Torre del Mangia (vedi il post); stamani mi limito a pubblicare due immagini. La prima: come vorremmo che fosse la Piazza; la seconda: come la vede l'universo mondo dei navigatori e dei (potenziali) turisti tramite Google maps.

La Piazza come vorremmo che fosse (magari senza auto...)

La Piazza come pubblicata su Google Street View

Google indica Settembre 2014 come data della ripresa.


domenica 14 febbraio 2016

mercoledì 10 febbraio 2016

Engioi Siena

Quando ho letto, su "Il Santo", il post di Mara Morini sul nuovo sito (del comune di Siena?) che riguarda il turismo, mi sono incuriosito. Il tema trattato dall'intervento è ben esposto, le domande sono ficcanti, il testo è scritto, al solito, in maniera informata e piacevole.
Un sito nuovo? Ci sarà da divertirsi (mi sono detto, un po' carogna...)

Come dimenticare infatti quante belle mezz'ore ho passato tentando di connettermi a un sito, quello di Siena2019, tanto spesso offline e pieno di problemi? (C'era pure una paginetta in Bulgaro, la ricorderete...). Ne scrissi: QUI, QUI, QUI, ....

Mi ha stimolato il fatto che, secondo il post su "Il Santo", le pagine di presentazione fossero finalmente almeno anche in inglese.

Arrivato, con calma, in Home page [la navigazione sembra piuttosto lenta....], ho notato che, al di là del logo del comune di Siena, non ci sono indicazioni di nessun genere su che tipo di sito sia questo, chi ne sia il proprietario o il responsabile etc. Di solito a piè di pagina ci devono essere questi estremi, oltre a P. IVA o C. F. del proprietario del sito stesso ma forse ci sono leggi che nella Repubblica di Siena non sono in vigore, non so.
[Che questo sia il sito sito ufficiale per il Turismo del Comune di Siena è scritto solo nella pagina "Condizioni d'uso & Privacy", ho scoperto dopo un'ulteriore ricerca.]

Proseguiamo: ho selezionato la lingua inglese poi ho scorso la pagina sino al piede, dove ci sono le cose più interessanti: i Credits. Volevo saper chi ha sviluppato il sito.
Qui, all'apertura di pagina, già a colpo d'occhio, una perla, proprio nelle righe iniziali: un bel Grafichs al posto del corretto Graphics.


una svista, sicuramente....
(c'è poco da fare, i siti web NON devono essere fatti testare da chi li ha creati: in molti, nonostante siamo nel 2016, questa banale regola di sviluppo ancora non l'hanno capita.)

Poco sotto mi ha colpito un'altra frase:
"The photos on the website have been made and courtesy by:"
Io sono un autodidatta, per quanto riguarda la lingua, ma forse avrei usato  "The pictures were taken [or made] by and are courtesy of:": quella presente sembra una traduzione parola per parola che neppure Google Translate oserebbe proporre.

Andiamo oltre, ho pensato, sono sempre ipercritico e potrebbe sembrare che la mia sia malafede. Tornato in Home Page, dal menu ho scelto Events Calendar: mi ha attirato, in fondo alla pagina, a destra, l'immagine con il link: "Traces of life on the walls of Siena". Chissà qui cosa trovo!, mi sono detto.

E avevo ragione, ecco un'altra perla:


Traces of life on the walls of Siena. A journey to discover of ancient signboards, shops, antique furniture and crafts disappeared in the historic centre of Siena. Tasting of typical products.
Sant'iddio! il verbo "discover" è transitivo: regge l'accusativo, non il genitivo!!!!
Si dice "discover ancient signboards...." e NON "discover OF ancient signboards..."

Uno sguardo al "What to see" del menu, per visitare la pagina dedicata alla Torre del Mangia: qui sì che c'è da morire dal ridere: la sintassi ve la raccomando, le virgole sono un bene prezioso e usate con estrema parsimonia, le traduzioni in inglese sono poi da barzelletta: il "Campanone" sulla torre del Mangia viene chiamato "Sumption" e il Mangiaguadagni scopro che si chiamava John Balducci!

Un clic per ingrandire e leggere il testo (in ...inglese?)
  
Ho cessato la navigazione: perché farsi dell'altro cattivo sangue?
E perché, soprattutto, affidare un sito para-istituzionale a chi la lingua in cui dovrebbe comunicare neppure la conosce???
Perché buttate via così i MIEI soldi di cittadino per delle pagine che faranno ridere tutti gli anglofoni a cui sono rivolte?
E come suoneranno queste pagine, una volta tradotte in Tedesco e Spagnolo?
Possibile che non ci sia una persona una che controlli cosa si scrive su un sito, prima di pubblicare?

Mettete SUBITO offline le pagine in inglese e fate redigere i testi da qualcuno che sia madrelingua, prima di far fare alla città una figuraccia di livello interplanetario!


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Più tardi:
Ho mandato un sms a un'amica, che è madrelingua inglese, con il link del sito, per chiederle cosa ne pensasse.
Dopo un po' mi ha chiamato chiedendomi (giuro, non è uno scherzo) cosa secondo me volessero dire in italiano certe frasi in inglese che aveva letto e che non le erano affatto chiare!)

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Un'ultima osservazione: dai Credits si scopre che lo staff editoriale del sito NON è senese, bensì di Prato: la Connectis srl.

Ecco allora che alla fine tutto si spiega!, è uno scherzo: quelli di Prato si stanno vendicando di quando, nel BID Book per Siena Capitale Culturale d'Europa 2019, professionisti ben pagati e volontari generosi, tutti profondi conoscitori di Siena, scrissero che in Piazza Salimbeni c'è la statua dell'inventore della Cambiale (che NON è Sallustio Bandini, qui immortalato dal Sarrocchi, ma Francesco Datini, per l'appunto di Prato e là raffigurato in una famosa statua.)


Pagine del sito enjoysiena.it visitate l'ultima volta il 10/02/16 alle 22:57

# Aggiornamento del 12 Febbraio, ore 7:30
Dopo la pubblicazione del post, e il commento del dr. Guiggiani, caporedattore del sito Enjoy Siena, gli errori marchiani sono stati corretti. L'inglese usato, a parer mio, è ancora da rivedere.


Siena: tutte le direzioni



mercoledì 3 febbraio 2016

Siena: una nuova lista civica?


Dopo aver visto QUESTO post sul 'Santo', è stato più forte di me, non ce l'ho fatta a resistere.

Senza offesa per nessuno, ovviamente!




RIPRENDIAMOCI I NOSTRI VÒTI


Mi raccomando, la Ò è con l'accento grave e va pronunciata aperta!