mercoledì 26 febbraio 2014

Un uomo onesto


Affascinato dal bianco e nero, la sera trascorro qualche ora guardando vecchi film, specie gialli e noir. Ieri era il turno di "Tutti gli uomini del re", una pellicola del 1949 di Robert Rossen sulla corruzione della politica americana.

domenica 23 febbraio 2014

Un Governo GGGGGGGiovane

Rubo questa citazione che trovo interessante:
«Giovani adulti e gioventù. La gioventù si rivolta contro i padri, o perché nauseata dalle relazioni “patriarcali”, che le appaiono ossificate, non dignitose, limitate e vuole cambiarle, oppure fa provocatoriamente intendere essere giunto ormai il tempo in cui i “vecchi” si facciano da parte e lascino i loro importanti posti alla generazione che avanza. In ciò consiste la differenza tra i giovani adulti e la gioventù: questa apporta il cambiamento, i giovani adulti non conoscono gioventù, si limitano a maturare negli uffici, nelle funzioni, nella somiglianza ai propri padri che sono riusciti, ma hanno superato i limiti di età. I giovani adulti si augurano di maturare il più rapidamente possibile in situazioni già pronte e di stabilirsi in esse come nel proprio regno. Non affacciano alcuna nuova idea, non abbondano in immaginazione, ma sono ambiziosi e impazienti. Da qui i loro ripetuti appelli agli adulti; affidate alle nostre mani le vostre già avviate imprese.
Non conoscono il tormento della ricerca e del dubitare giovanili, non hanno incontrato la felicità della rivolta giovanile, la differenziazione, il disincanto. Dalla tenera età soffrono di saccenteria, gli piace ammaestrare, dinanzi a loro la realtà si dispiega come cosa data e utilizzabile. Ma con loro la sorte non è stata benigna: non ancora carichi di anni, sono vecchi anzitempo.
Il giovane adulto si sviluppa e matura in un ambiente già definito, con esso si identifica, non ne indaga la legittimità, a lui, giovane adulto, basta che sia proficuo e prometta un’ascesa vertiginosa o almeno garantita.»

(K. Kosìk, Un filosofo in tempi di farsa e di tragedia, Sesto S. Giovanni, Mimesis, 2013)

Il latino della domenica - 54

Seneca, De tranq. animi

Tutta la vita è servizio. (Vivere vuol dir servire).

[Immagine dalla locandina del film "Le Cameriere" (1959) di C. L. Bragaglia]

venerdì 21 febbraio 2014

Renzi è Primo Console

Renzi come Primo Console

[Da un quadro di Ingres.]

L'altra faccia dell'Ucraina


Se cinque o sei anni fa qualcuno mi avesse chiesto chi mi veniva in mente pensando all'Ucraina, avrei risposto subito: Gogol e poi Scerbanenco e ancora Korolev (il 'costruttore di astronavi').

Se qualcuno lo chiede oggi, il nome sulla bocca di tutti non può che essere quello di Jan Koum, cofondatore di WhatsApp, emigrato poverissimo, sedicenne, insieme alla madre dalla periferia di Kiev, da poche ore multimiliardario americano grazie all'acquisizione della sua azienda da parte di Facebook.
Una di quelle storie americane "from rags to riches" [dalle stalle alle stelle] che sembrano possibili solo oltre Atlantico.
Intanto, nel vecchio continente, i suoi connazionali si dibattono disperatamente per sfuggire le grinfie dell'orco sovietico ed essere fagocitati dalla morente Europa.

Una breve e interessante biografia del quasi trentottenne è sulle pagine di Forbes.

lunedì 17 febbraio 2014

Unti e Bisunti


L'Italia: che paese meraviglioso!
Gli Italiani: che popolo felice e fortunato!
Quando si è nella più nera disperazione, ecco il miracolo: si materializza, tra sberluccichii e canti di Cherubini e Serafini osannanti, un Unto dal Signore!

La via breve è quella scelta dai misteri insondabili del Divino: non c'è neppure da spendere dei soldi per andare a votare: ormai, e per sempre, ne potremo fare a meno; memore di antichi riti tribali, Re Umberto III gioca ancora le sue carte ("bada bene, di un colore solo", come diceva il poeta) e impone a noi tutti il Verbo fatto Primo Ministro.

Non ci resta che approvare, agitando festosamente le code e muggendo, come quei buoi che siamo.

venerdì 14 febbraio 2014

Letta: contrordine compagni


Il titolo pubblicato stamani su: "L'Unità":

Enrico si diletta

deve essere invece correttamente inteso:

Enrico si dimetta.

[Da bravo compagno, lui non capisce ma si adegua e ubbidisce.]

giovedì 13 febbraio 2014

Sconti... scontati


Anche gli sconti non sono più quelli di una volta: da un anno all'altro si sono svalutati del 50%....

sabato 8 febbraio 2014

S. Maria della Scala: il gedankenexperiment



Dall'articolo introduttivo del primo numero de "Il giornale di Santa Maria della Scala", Marzo 2000 [Inizio dell'anno millenario, secondo il calendario senese] ovvero: come fare cultura in maniera moderna oggi in Italia.

Il nuovo giornale del Santa Maria della Scala ritengo che potrà svolgere non soltanto la funzione di un normale bollettino di informazione sulle attività di un centro culturale, pur grande e affascinante come il Santa Maria della Scala.
L’entità e la qualità del recupero di questo antico e immenso edificio senese, l’originalità del suo assetto economico, il tasso di innovazione immesso nella sua configurazione tecnica lo rendono a buon diritto una occasione importante per discutere di problemi vasti e generali che coinvolgono le istituzioni culturali pubbliche e private del nostro Paese, gli indirizzi di economia della cultura, gli orientamenti progettuali, le occasioni di lavoro intellettuale, così depresse nella pur vivacissima Italia di oggi. In altre parole: l’Istituzione potrà usare questo strumento, come è ovvio, per rendere note le attività temporanee e lo stato di avanzamento del riassetto di questo millenario monumento artistico; ma il giornale potrà anche costituire un prodotto “esemplare” di quel che in tedesco si chiama gedankexperiment, un esperimento intellettuale, che consentirà paragoni e applicazioni ad altri casi analoghi, italiani e stranieri.
Questo primo numero, d'altronde, sembra già tracciarne la strada. Il lettore potrà trovare indicazioni sul restauro degli edifici, sulle scoperte artistiche impreviste che il recupero dell’antico offre quasi inevitabilmente in questo scrigno di tesori artistici che è l’Italia, sul restauro delle opere d’arte, sulla qualità dei programmi culturali di accompagnamento all'impianto museale che si rendono necessari per la divulgazione di un patrimonio poco conosciuto, sulle attività economiche collaterali, sulle iniziative commerciali che producono indotto professionale, e così via.
Il recupero del Santa Maria della Scala, in conclusione, si dimostrerà a poco a poco un pretesto, sia pure interessato, per mettere a punto una rete di relazioni vasta e articolata su come fare cultura in maniera moderna oggi in Italia.

Pierluigi Piccini
Sindaco di Siena

martedì 4 febbraio 2014

I Senesi e il Santa Maria della scala


I Senesi, ormai ridotti in mutande, hanno ripreso a frequentare l'Ospedale di Santa Maria della scala per mendicare un vestituccio, qualche soldo e un po' di pane.

[Domenico di Bartolo, Distribuzione delle elemosine (part.), Pellegrinaio dell'Ospedale, dal sito WebGalleryOfArt ]