lunedì 23 aprile 2012

Monti come Rabano

Hrabanus (o, se preferite, Rabano 'Mauro') era veramente un poligrafo: scrisse libri di teologia, commentari, manuali, omelie, inni, opere enciclopediche... A dire la verità non era tutto materiale frutto del suo ingegno: saccheggiò a piene mani dagli scritti di S. Agostino e da quelli di Beda e di Isidoro di Siviglia.
La produzione letteraria dell'abate di Magonza, stimolata dal mecenate e superiore, Alcuino, veniva presentata, come d'uso, ai potenti dell'epoca, un po' come tributo alla loro grandezza, un po' come omaggio e richiesta di protezione.

Nella miniatura qui sotto, da un manoscritto della fine del X secolo del de laudibus Sanctae Crucis , il monaco presenta il suo libro al papa Gregorio IV.


[Image credits: vallenajerilla]

Anche il Dottor Professor Senatore Mario Monti ha presentato recentemente una sua opera ad un Santo Padre (Il governo dell'economia e della moneta): usi e costumi degli scrittori sono duri a morire!


Se l'incipit della fatica letteraria fosse: "In principio era il denaro" e  se il volume contenesse  scandali, fatti di sangue, tradimenti, incesti, lotte tra famiglie, arricchimenti indebiti, monili e vitelli d'oro, manna scesa dal cielo e ricchi improvvisamente convertiti, allora potrebbe esser preso a opera di riferimento per tutti i Cattolici, svecchiando il precedente Librone.

Lutero diceva che il denaro era lo sterco del diavolo ma questa, evidentemente, è solo un'opinione da Riforma.

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