domenica 28 agosto 2011

Barnaba Oriani, la Crusca e gli Intronati

Sono pignolo e insofferente per natura: se gli altri non fanno le cose come mi sembrano giuste mi irrito, anche per un nonnulla.
Prendete ad esempio ieri sera.

Stavo cercando un libro su un famoso astronomo vissuto tra il XVIII e il XIX secolo,
Barnaba Oriani, che, dopo esser stato ordinato sacerdote, entrò nell'ordine dei Barnabiti. (Barnaba, Barnabiti: il destino di un nome). Fu astronomo tra i più illustri, calcolò l'orbita di Urano appena scoperto, diresse la specola di Brera, rifiutando addirittura di assumere l'incarico, tecnicamente molto prestigioso, di direttore dell'erigendo osservatorio di Palermo (la nomina la ebbe poi padre Piazzi); suscitò la curiosità, l'attenzione e la benevolenza addirittura di Napoleone Bonaparte, mecenate di artisti e scienziati.
Ne volevo sapere un po' di più di questo personaggio a cui
Vincenzo Monti dedicò la Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (in fronte al vol. II, par. II) [non riferisco a caso l'episodio, tutto si tiene...], ed ho cercato sul sito della biblioteca comunale di Siena la disponibilità del volume Un viaggio in Europa nel 1786. Diario di Barnaba Oriani astronomo milanese.
Diario di Barnaba OrianiImmagine dal sito dell'Osservatorio Astronomico di Brera.

Il risultato mi ha lasciato perplesso e infastidito, ed in triplice misura.

Primo
: La casella della colonna 'N. di Rec.' relativa al volume che cercavo era vuota; altre, con riferimenti non attinenti, indicavano il numero di record trovati. Dunque la ricerca non aveva dato risultati; perché, allora, non mettere un bello 0 (zero)? Lo so che ai programmatori piace tanto il campo NULL ma, come dico sempre durante i miei corsi: la prima regola dell'informatica è che la mancanza di informazione non è una informazione.


Secondo: Mi si dice che il libro, se ci fosse stato, sarebbe dovuto essere lì dove indicato. Ma visto che non c'è, che cosa si aggiunge a quanto già so?
Terzo
: Per essere precisi, la risposta è: [...avrebbe dovuto apparire qui]. Ora, leggere questa frase mi fa male alle orecchie: il verbo apparire non dovrebbe essere accompagnato dall'ausiliare essere, e quindi: [... sarebbe dovuto apparire qui]?


Troppo pigro per alzarmi e consultare la Grammatica del Serianni, cerco sul sito dell'Accademia della Crusca (ecco, ritorna la Crusca, vedete?) che sembra darmi ragione.
E' pur vero che l'Accademia ha sede a Firenze, storica nemica di Siena, ma è altrettanto vero che la biblioteca cittadina in cui stavo facendo la ricerca si chiama
Biblioteca degli Intronati (dove 'intronato', lo dico per chi non voglia andare a consultare il Devoto-Oli che ora vi cito, sta per: "Vittima di un profondo e persistente stordimento; part., corto di cervello, stupido, balordo").

L'emblema dell'Accademia degli Intronati, una zucca e quattro pestelli. In alto il motto, "Meliora latent", cioè "il meglio non si vede"...

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