lunedì 6 dicembre 2010

Fabbrica Italiana Lapis e Affini

Ho una particolare sensibilità agli odori, è un fatto noto in famiglia e anche tra i conoscenti.
Questa ipersensibilità mi porta a detestare i saponi, i detersivi da bucato, i deodoranti per l'ambiente, i profumi femminili e tutti quei prodotti che, in qualche modo, abbiano una parte volatile che ferisce profondamente le mie narici.
E' una vita dura, con la gran quantità di additivi profumati che ci circondano: riesco a dormire tra due lenzuola o indossare una camicia solo se sono state lavate con particolari detersivi vegetali, che ho scoperto non troppo tempo fa, assolutamente privi di componenti aromatici.
Altrimenti, tutto quello che indosso e che viene a contatto col mio naso, deve essere sottoposto a lunghe operazioni di risciacquo.

Giorni fa mi è presa la fantasia di acquistare una scatola di pastelli colorati: mi è sembrato un modo originale per cominciare a studiare un certo libro, che ho tra le mani da un po' e che merita meditazione, sottolineature e appunti. Ho scelto un classico tra i prodotti 'italiani' del genere.

Purtroppo i pastelli che ho scelto, oltre ad essere fabbricati in China e ad avere una durezza delle mine insoddisfacente per l'uso che ne volevo fare (la durezza non è dichiarata), hanno un difetto per me gravissimo.
Per dare un'immagine più accattivante del prodotto, i singoli bastoncini di legno sono stati dipinti con vivaci colori, si direbbe a smalto, ed emanano un forte odore di 'vernice fresca': veramente impossibili, per me, da maneggiare.

Non oso neppure pensare al sapore che possano avere mordicchiandone la sommità, come fa qualche bambino.

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