venerdì 17 settembre 2010

Siena e la pulizia delle strade

Tutte le settimane, a giorni stabiliti e in orari ben indicati sui cartelli stradali, una piccola spazzatrice meccanica, spesso in compagnia di personale a piedi e sempre scortata da alcuni vigili urbani, provvede ad effettuare l'importante lavoro della 'pulizia del manto stradale'; là dove le auto non sono state rimosse fioccano le multe, come impara rapidamente anche lo straniero che abbia la ventura di trovarsi nella Repubblica di Siena.

Quello che ho scritto sopra non è però vero su tutto il suolo comunale: in alcune zone della città, ad esempio nel quartiere di periferia dove abito, la pulizia stradale viene effettuata con cadenze diverse; fino a qualche anno fa un paio di volte l'anno, poi addirittura una volta al mese, infine, a partire dal 3 agosto scorso, ogni tre settimane.
Qualche maligno pensa che la frequenza sia aumentata a causa dell'approssimarsi delle elezioni amministrative.


I cartelli che indicano il divieto di sosta nella zona sono mobili e vengono esposti di solito il giorno prima dell'intervento, lasciando poco tempo per spostare altrove la propria auto; la cosa, però, non crea problemi: infatti, diversamente da quello che succede nel resto della città, non ho mai visto vigili urbani al seguito della macchina spazzatrice e così, sentendosi garantiti, molti lasciano i propri automezzi dove stanno, rendendo talvolta inutile, talvolta parziale l'operazione di pulizia.
L'assenza di vigili urbani nel quartiere porta, anche al di fuori di questi rari momenti dedicati alla pulizia, all'assurdo documentato qui di seguito: gli addetti hanno messo i loro cartelli mobili addirittura all'ingresso del supermercato, dove c'è, come si vede, un divieto di sosta fisso, assolutamente irrispettato da tutti: si nota anche un'auto sulle strisce pedonali e, sul fondo, una che ostruisce parzialmente l'uscita dal parcheggio coperto del supermercato stesso.


Egoisti, arroganti e menefreghisti fanno quello che vogliono, alla faccia delle leggi, delle regole e dei più deboli, sotto gli occhi, chiusi, dell'amministrazione.

Sì, è Siena.

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