martedì 30 settembre 2008

Tex Willer

Fabrizio era un patito dei fumetti, la sua famiglia aveva maggiori disponibilità economiche della mia e poi era figlio unico, il che, nella vita, aiuta molto.
Ci siamo frequentati per una ventina d'anni, dai tempi dell'asilo. Leggeva e collezionava Nembo Kid, Superman, Batman, Tex Willer, Diabolik, Alan Ford e non so che altro.
Fabrizio era molto geloso dei suoi fumetti ma, ogni tanto, quando gliene chiedevo uno in prestito, si degnava di farmi il favore di farmelo leggere.
Un'estate (eravamo alle medie) presi il coraggio a due mani e gli chiesi in prestito tutta la collezione di Tex Willer. La richiesta era spropositata: lui ci teneva così tanto ai suoi fumetti che sicuramente avrebbe trovato il modo di dirmi di no.
Invece, forse per l'enormità della richiesta, forse (pensai malignamente) perché gli davo da sempre una mano coi compiti, acconsentì senza fare la minima obiezione, anzi, mi aiutò a portare due pesanti pacchi di fumetti a casa mia.
Fu un'estate particolarmente piacevole.

Ah, lo avrete letto, oggi fanno sessant'anni dall'uscita del primo numero di Tex Willer di Bonelli e Galeppini.



La copertina del primo numero l'ho presa da qui.

sabato 27 settembre 2008

Buongustai


Siamo d'accordo col Ministro Gasparri: anche noi mangiamo italiano a tutela della nostra sicurezza alimentare!

Immagine: Factropolis

venerdì 26 settembre 2008

Nell'allarme sul cibo chinese...

..c'è del razzismo, potrebbe dire qualcuno.


Nell'immagine: Pubblicità del 1880 circa per un prodotto contro gli animali infestanti; nella scritta soprastante il Chinese si legge: "Se ne devono andare", ambiguamente rivolta ai chinesi e agli animali e insetti sgradevoli nei due elenchi.

Da: "The fortune cookie chronicles"

Università di Siena


martedì 23 settembre 2008

I vantaggi della melamina

I vantaggi, di cui nessuno parla, ci sono: i bambini diventano resistenti all'acqua, agli agenti chimici, all'abrasione, al calore e tuttavia possono abbronzarsi vista la trasparenza alle radiazioni luminose.
Dei veri bambolotti!

Image credits: siena rose

Ultimatum alla Terra

La storia è abbastanza esile: un giornalista, una nave spaziale con un misterioso personaggio, Klaatu, che, appena mossi i primi passi sul suolo americano viene ucciso da un cecchino, e Gnut, il fedele robot dell'essere spaziale che nulla ha potuto fare per salvare il suo padrone.
Poi il racconto si dipana per qualche decina di pagine, narrato dal punto di vista del fotoreporter Cliff Sutherland. Il racconto, Farewell to the master di Henry Bates fu pubblicato dalla rivista Austounding science, di cui Bates era editore, nel 1940.
Per maggiori notizie, ed il testo integrale del racconto, andare qui.
Nulla di particolarmente interessante, se non fosse che il plot servì come base di uno dei film di fantascienza 'classica' più noti: Ultimatum alla Terra (The day the earth stood still) di Robert Wise, del 1951
E fu forte l'impressione quando lo rividi, in TV, adolescente: se non è un falso ricordo, fu trasmesso proprio nella notte dello sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna, in quel luglio da brividi del '69.
E allora stasera, finito di leggere il racconto, mi sono rivisto il film.

domenica 21 settembre 2008

Arte libica

Cosa c'entri con la cultura della Libia e con l'arte musliman in generale la classicità greca e romana non mi è dato sapere. Tuttavia, già dalla primavera del 2007 il governo italiano aveva deciso di 'restituire' al governo di Gheddafi questa bella Venere di Cirene che le truppe italiane scoprirono, nel 1913, nella città già insediamento greco e poi romano.
D'altra parte, come resistere alle cortesi insistenze di chi, pacificamente, ti ha anche lanciato un paio di missili contro?
E così, a rinsaldare i vincoli di amicizia tra i due popoli, ecco che il nostro presidente del consiglio ha portato, nel suo ultimo viaggio, il pacco dono con la dea callipigia. Un bene notificato e, per quanto ne so, inalienabile.


Per analogia come non ricordare il regalo che Mussolini voleva fare a Hitler, in visita in Italia, nel maggio di settanta anni fa: la copia in marmo, romana, del Discobolo di Mirone?
La statua, ritrovata. nel 1781 nella Villa Palombara, appartenente alla Signora Marchesa Barbara Savelli Palombara Massimo, era un'opera notificata, sia pure in possesso del principe Lancellotti. Ci furono molte opinioni contrarie a questo dono e alla fine del suo viaggio Hitler acquistò la statua dal principe Lancellotti per cinque milioni di lire.
Durante la 'gita' culturale a Roma e a Firenze, il regime affiancò al Fuhrer una guida d'eccezione, il senese Ranuccio Bianchi Bandinelli, della famiglia dei conti Bianchi Bandinelli Paparoni, il quale, oltre ad essere archeologo e storico di chiarissima fama, era di madre tedesca e conosceva perfettamente la lingua perché allevato, dopo la morte prematura della mamma, dalla nonna materna, dama di compagnia della regina Margherita.
E' un caso che, nelle settimane passate, abbia avuto tra le mani Roma, l'arte nel centro del potere, opera classica del 1969 del Bandinell, scritta per la serie di volumi sulla storia universale dell'arte progettata da André Malraux.


La statua del discobolo fu restituita all'Italia nel 1948, per l'opera infaticabile di recupero del patrimonio artistico italiano scomparso durante la seconda guerra mondiale portata avanti da Rodolfo Siviero; Siviero si occupò, fino alla sua morte nell'83, di recuperare opere d'arte comunque scomparse dall'Italia.
Nell'84 ho visto una storica mostra, a Firenze, che ricordava il lavoro e le opere recuperate; è possibile ancora reperire il catalogo: L'opera ritrovata. Omaggio a Rodolfo Siviero. Firenze, Palazzo Vecchio, dal 29/6/1984, ad es. da Firenze Libri.
Qui il sito del Museo Casa Siviero a Firenze.

A chiusura, un mio modesto consiglio.
Perché non bombardare Los Angeles, in prossimità del Paul Getty Museum?
Forse si potrebbe così convincere l'Istituzione a restituire gran parte dei beni in mostra e non solo i quaranta che, dopo lunga trattativa e con una certa dilazione temporale, ha deciso di farci riavere.
(E nulla dirò dei reperti etruschi dei musei Russi o dei trafugamenti dell'esercito napoleonico.)

giovedì 18 settembre 2008

L'ultimo arrivato

E' arrivato da pochissimo, solo da qualche giorno: non ne ho ancora parlato perché eravamo troppo presi dall'accudirlo come si deve.
Mia moglie lo aveva desiderato con tutte le sue forze, da mesi me ne parlava e io che potevo fare, tirarmi indietro? No, mi sono dato da fare, come qualsiasi marito deve, e alla fine gliel'ho fatto avere.
E' piccolissimo e delicato: fa tenerezza.
E' leggero ed anche molto silenzioso. Mia moglie ne è contentissima, lo coccola, ci parla e, per fortuna, lo addormenta in un attimo: basta chiudergli lo schermo e l' Acer Aspire One va in ibernazione.
Io sono un 'padre' poco presente, di Linux ne so pochissimo e il netbook ha un taiwanese Linpus Linux installato.
Ho tenuto dei corsi di UNIX, una sola volta e una quindicina di anni fa, perché per oltre un anno lo avevo usato come base di una procedura COBOL che avevamo realizzato in azienda; da allora in poi, più niente: sono disarmato, ma qualche aiuto l'ho trovato qui, qui e qui.
Per scherzo ho suggerito a mia moglie di preparare per il piccolo un vestitino che lo proteggesse dal mondo esterno, ostile e avverso. Lei mi ha preso in parola e gli ha adattato un suo lavoro a tricot a mo' di custodia.
Kitsch-issimo!!!

lunedì 15 settembre 2008

Byte

Nel settembre del 1975 usciva il primo numero della rivista di informatica più quotata, informata e stimolante che abbia mai letto.
Ne ho ancora diverse annate che conservo gelosamente e saltuariamente rileggo qualche vecchio numero: veramente un ottimo prodotto editoriale.

Un figlio è un investimento

domenica 14 settembre 2008

Spedizione di soccorso

Ogni tanto mi ricordo, quando esco in auto, di portare con me un libro; mi capita di stare ad aspettare e mi uggia rimanere senza far niente, l'attesa senza nulla da fare è la peggiore delle condanne che potrei subire, in questo o in un altro mondo. (No, tranquilli, scherzavo, dopo questa vita non c'è altro!)
Stamani mi son portato dietro Spedizione di soccorso, una raccolta di racconti di Arthur C. Clarke; ho letto, in varie fasi, poche pagine del racconto che dà il nome alla raccolta e ho poi lasciato il libro in macchina.
Ora non riesco più a resistere, devo uscire, nonostante la pioggia a dirotto, a riprendere il libro, devo per forza finire di leggere il racconto prima di addormentarmi!

RAI in diretta

Il telefono squilla, è venerdì pomeriggio inoltrato, un'ora in cui pensi che tutti ormai siano a casa. E' Andrea B., non capisco bene cosa dice perché ho il volume del portatile molto alto. Ho in una mano il cordless all'orecchio, cerco di trovare con l'altra il modo di abbassare il volume del portatile, ma è partito il salvaschermo e devo inserire la password; Il terzo anello - Fahrenheit va a tutto volume. "Aspetta un attimo" dico ad Andrea.
"Sei in auto?" ribatte lui, sentendo probabilmente il conduttore mentre interloquisce con un ospite al telefono. "No, ascolto la radio su Internet, la RAI manda i canali TV e Radio in diretta. Aspetta un attimo..". Devo digitare la password, un po' in maiuscolo, un po' in minuscolo, qualche numero, dei codici non alfanumerici: sbaglio un paio di volte, finalmente riesco a bloccare l'audio e ci mettiamo a parlare.
Andrea mi racconta che ha un problema su una procedura che gli abbiamo fatto.
A quattro mani Gianluca ed io abbiamo realizzato un'applicazione per la sua azienda: con Access le persone del suo ufficio archiviano i documenti dei clienti, poi uno script VBS converte i documenti, di vario tipo, in PDF, un altro script PHP rianalizza il DB di Access e spedisce sul sito web dell'azienda di Andrea i documenti, ciascuno nella pagina privata del relativo cliente.
Qualcosa non funzionava, ma, visto che il tutto è in piedi da oltre un anno, è stato facile verificare che si trattava solo di una anomalia sui nomi dei file.
Andrea controlla che tutto sia a posto poi, prima di salutarmi, mi chiede l'indirizzo di Radio Rai su cui ero 'sintonizzato'.
Eccolo qui.
Qui invece il Quinto Canale della Filodiffusione (Musica classica)

giovedì 11 settembre 2008

La calcolatrice di Word

Stavo per scrivere un post su Excel, su un tema simile, quando mi è venuto in mente che forse non tutti sanno che anche usando Word si ha a disposizione una (modesta) calcolatrice.

Non sto a dir nulla sulla misconosciuta funzionalità Formula che si attiva se si è creata una Tabella e si sono inseriti dei numeri; molti utenti questa caratteristica non la conoscono, le 18 funzioni utilizzabili sono scritte in inglese, c'è la possibilità di elaborare i numeri presenti immaginando dei riferimenti stile righe e colonne di Excel e inoltre manca un ricalcolo automatico dei risultati se si cambiano i dati presenti nella tabella.


Per usare invece la 'calcolatrice' presente in Word si deve solo aggiungere una icona nella barra degli strumenti e collegarla alla funzionalità di 'calcolatrice'.

Aggiungere l'icona
  • Scegliere Strumenti -> Personalizza dalla barra dei Menu
  • Selezionare la linguetta della scheda Comandi
  • Nella lista delle Categorie scegliere Strumenti e, sulla destra, nella lista dei Comandi, selezionare il pulsante Strumenti calcola


  • Trascinare il pulsante su una delle barre di Word, in una qualsiasi posizione, e rilasciarlo
  • Sempre con la la finestra Personalizza aperta, cliccare con il tasto destro del mouse sul pulsante Strumenti calcola che è stato posizionato in una barra degli strumenti e dal menu contestuale selezionare Stile Predefinito
  • Cliccare di nuovo sul pulsante, sempre col tasto destro e, dopo aver selezionato Cambia Icona Pulsante, scegliere una delle icone predefinite (ad es. quella della calcolatrice....)
  • Adesso chiudere la finestra Personalizza

Utilizzo della 'calcolatrice'
Usare la calcolatrice è molto semplice:
  • Se si hanno dei numeri in una tabella, selezionandoli e cliccando sull'icona Formula che abbiamo appena creato, vedremo il risultato della loro somma visualizzato sulla barra di statodi Word. E' possibile riportare questo valore in una cella specificata semplicemente usando la funzionalità Incolla, perché il risultato viene memorizzato automaticamente negli Appunti.


  • Se in Word si è scritta una formula un po' più complessa, basta selezionarla, cliccare sull'icona Formula ed il risultato comparirà nella barra di stato, sempre con la possibilità di incollarlo nella posizione desiderata.

La presenza di queste funzionalità di calcolo credo derivi dal fatto che la Microsoft, sin dalle prime distribuzioni dei propri software, ha pensato che un utente che voleva usare un programma di scrittura poteva aver la necessità occasionale di eseguire qualche calcolo, senza per questo essere obbligato a comprare, oltre a Word, anche Excel.
In Italia abbiamo l'abitudine di avere sui nostri PC installata la suite completa di Office della Microsoft, qualche volta anche legalmente. Nella sovrabbondanza delle funzionalità che tali programmi mettono a disposizione, se c'è bisogno di far due conti di solito apriamo Excel e poi il risultato lo riportiamo in Word.

Va da sé che per fare un calcolo si può seguire la strada più semplice: usare la Calcolatrice di Windows, presente nella cartella Accessori.
Se poi si è in rete, la casella di ricerca di Google ci può servire allo stesso scopo:
dopo aver scritto la formula, premendo invio (o il pulsante Cerca), viene visualizzato il risultato.

mercoledì 10 settembre 2008

Autovelox Firenze-Siena

Da alcune settimane sulla Firenze-Siena (si chiama ufficialmente Raccordo autostradale, ma è una stretta e dissestata stradetta a quattro corsie e questo nome di Raccordo gli è stato dato con non nascoste quanto inutili speranze) ci sono quattro o cinque postazioni fisse Autovelox, ben segnalate, per ciascun senso di marcia.
Su questa stradicciuola, tutta toppe e lavori in corso continui, si è soliti correre ben oltre il limite dei 90 km/ora, solitamente sui 120 con punte (ma non le ho potute certo misurare) di 150.
La Polizia Stradale, lo leggo dai giornali, ha fermato, in varie riprese, decine di automobilisti e sono state, negli anni, ritirate patenti e patenti.
Per quanto vale la mia testimonianza di utente che da una trentina d'anni la percorre diciamo da cinquanta a cento giorni l'anno, non ho mai incontrato una pattuglia della polizia a fare un rilevo, anche se, di quando in quando, una macchina blu con il lampeggiatore corre in un senso o in un altro. Sarà perché la strada è stretta, sarà che sono pochi, sarà che hanno orari diversi dai miei.
Ora si è pensato di regolarizzare i flussi mettendo, appunto, le postazioni fisse di autovelox.
Cosa succede? In prossimità della postazione si ha una repentina riduzione di velocità dei veicoli, quelli che ti hanno appena sorpassato rientrano nella corsia di marcia e rallentano improvvisamente e ben al di sotto del limite consentito, così che devi stare attento a non tamponarli; quelli che sono ancora sulla corsia di sorpasso, non potendo far altro, rimangono lì, deferenti, imbottigliando e creando pericolo in chi, dietro, un sorpasso lo ha iniziato e non riesce a concluderlo a causa dell'improvviso tappo.
Moltiplicate per dieci e capirete come il breve percorso di andata e ritorno tra le due città sia diventato decisamente più pericoloso di quanto lo fosse qualche mese fa.
Chissà se qualcun altro si è accorto della cosa o se il problema è solo mio, stupidamente attento a rispettare le regole; in fondo, ad andare alla velocità consentita siamo rimasti io e qualche tremulo ottantenne in Ape car 50....

domenica 7 settembre 2008

Discorsi di leader

Torta di ricotta

Ho dato retta a mia mamma e l'ho fatta come ho riportato sopra: niente uova, né latte; non credevo potesse funzionare.
La parte difficile è lavorare l'impasto: ricotta e zucchero insieme sino a che non sono una purea e poi la farina, aggiunta lentamente; se non si ha una impastatrice è un po' faticoso.
Il risultato: non così soffice come di solito, ma il sapore della ricotta è in pieno rilievo!
I più viziosi (ehm...) ci mettono anche un bel pizzico di pinoli.

sabato 6 settembre 2008

Al casello

Ho ancora due o tre auto davanti, ma intanto abbasso il vetro del finestrino, faccio entrare un po' d'aria, calda anche se sono solo le otto e trenta. Prendo il biglietto e i soldi, contati per fare prima. Il lettore di CD è ancora acceso, abbasso un po' il volume, forse riesco a sentire la fine della lettura del capitolo prima che sia il mio turno.
"Buon giorno" mi saluta il casellante, prendendo il biglietto e i soldi che gli porgo. "Buongiorno - rispondo - mi dà la ricevuta." Che strano, quando mai un casellante ti saluta? Succede veramente di rado, e di solito si tratta di donne.
Il casellante traffica con la sua macchinetta. "L'ho riconosciuta", mi fa. Non capisco, non parla certo di me. Vede la mia faccia interrogativa e fa un cenno con la testa, come a indicare qualcosa all'interno della mia auto. Una frazione di secondo e capisco, l'autoradio sta mandando la sigla di "Ad alta voce", il capitolo dell'audio libro è finito e sta andando la sigla. "Ma lo mandano in onda ora?", mi fa il casellante. "No - rispondo io - è un CD". "Ah, perché a quest'ora non l'ho mai sentito. Un mio amico mi ha fatto dei CD. Ho finito di sentire Il deserto dei Tartari di Buzzati." "Io sto ascoltando Il fu Mattia Pascal di Pirandello " gli rispondo.
La gente, dietro, intanto aspetta.
"Meglio della solita musica alla radio" faccio io. "Altro che!" mi risponde lui.
"Buona giornata!".
"Buona giornata a lei!"
Parto, la giornata mi si fa rosea.
Ehi, ma non mi ha dato la ricevuta, ce ne siamo dimenticati!
Accidenti, ora dovrò rimetterci un po' di soldi di tasca mia, non avrò il rimborso.

giovedì 4 settembre 2008

Dieci in condotta

Quando la mia mamma andò al colloquio dopo la consegna della pagella del mio primo trimestre, in prima elementare, la mia maestra (unica e sola per tutto il quinquennio...), l'ottima signora Dina, si scusò: "Il bimbo è bravo, attento, intelligente, rispettoso, educato, ma non gli potevo dare dieci in condotta al primo trimestre, perché se no sembrava che se ne stesse sempre buono e fermo al suo banco, quasi un povero deficiente, sa..."

mercoledì 3 settembre 2008

Lavori

Dovrei fare qualche lavoretto nel nostro micro-giardino, ma, per quanto abbia guardato, non sono riuscito a trovare l'interruttore di accensione di questo strano dispositivo.

lunedì 1 settembre 2008

Usate un lubrificante, se necessario...


Troppo insolito per non segnalarlo, in tema col post di qualche giorno fa. (1982)

Da Live Journal.

Assalto al treno

Facinorosi partenopei meditano l'assalto al treno Napoli-Portici, ma li immortala, in un accurato dipinto, Salvatore Fergola.
La Polizia, accorsa alla quadreria della Reggia di Caserta, si procurerà gli ingrandimenti di tutti i presenti nel tentativo di identificarli.

Settembre: libri